ENSEMBLE PROMETEO

L’Ensemble Prometeo, costituito nel 2009 in seno alla Fondazione Prometeo, raccoglie intorno a sé alcuni tra i musicisti italiani ed europei più rappresentativi di un genere che trae le proprie radici nell’avanguardia storica: l’Ensemble incarna infatti un tentativo di lettura degli orientamenti musicali presenti e del recente passato nell’ambito della musica contemporanea di ricerca.
Le opere musicali più significative che hanno caratterizzato la vita e le vicende della Nuova Musica tra la fine del Novecento e il nuovo secolo si trovano da qualche anno rappresentate nell’attività di un gruppo carismatico come l’Ensemble Prometeo, il cui repertorio si distingue da quello di tutti gli altri gruppi per le caratteristiche versatili della propria matrice estetica: dalla neocomplessità al materismo organico, dal concettualismo neo-espressionista all’indagine utopica sul suono e le sue componenti timbriche.
Proprio le esperienze al Teatro Farnese di Parma con la musica di Luigi Nono hanno rappresentato il punto di origine di una identità strumentale legata allo spazio: quando il cerchio del tempo si chiude, esso si fa spazio, spazio che risuona in una dimensione continuamente mobile e fluttuante. Accade allora che il continuo e il discontinuo si specchino in cerchi concentrici come quelli che hanno avvolto gli ascoltatori/viaggiatori del Prometeo di Nono, finalmente liberato dai ruderi della modernità e dalle imbalsamazioni editoriali nel 2017, realizzato nell’ambito della stagione lirica del Teatro Regio di Parma, sotto la direzione di Marco Angius. La registrazione dal vivo dell’opera è diventata un doppio Super Audio CD pubblicato da Stradivarius.
Inoltre, nello stesso anno, è uscito per Shiiin il CD Risonanze erranti. Liederzyklus a Massimo Cacciari di Luigi Nono, che contiene la registrazione della prima assoluta del 1987 e quella registrata dal vivo durante il concerto dell’Ensemble Prometeo a Traiettorie 2014. Queste produzioni si aggiungono alla discografia dell’Ensemble che ha inciso per Stradivarius altri tre CD, nel 2012 (Imaginary Landscapes e Sixteen Dances di John Cage), nel 2013 (Pierrot lunaire di Arnold Schönberg e Die Schachtel di Franco Evangelisti) e nel 2015 (Triple Trio, 6 Annotazioni, Red e Landscape di Martino Traversa).
Con i concerti durante l’anno sia nella propria stagione Verso Traiettorie che in altre rassegne (tra le partecipazioni più recenti si segnala quella al 54° Festival Pontino di Musica) e la ricca attività discografica, l’ensemble si configura come una nuova realtà-laboratorio, grazie al coinvolgimento di interpreti poliedrici animati da uno spirito di ricerca sul suono e sulla drammaturgia dell’ascolto.

Produzioni Discografiche

La Fondazione Prometeo ha in progetto di sviluppare una serie di iniziative in ambito editoriale finalizzate alla pubblicazione di Quaderni d’arte. Le pubblicazioni riguarderanno l’ambito della musica e delle arti figurative, nonché progetti monografici sugli artisti. L’iniziativa editoriale riguarderà inoltre la pubblicazione su supporto CD, DVD e Podcast dei brani e delle opere multimediali che verranno commissionate dalla Fondazione Prometeo. Tutti i contenuti verranno resi disponibili attraverso un Repository su Internet.


Luigi Nono Prometeo

Tragedia dell’ascolto

Interpreti

Livia Rado, soprano
Alda Caiello, soprano
Katarzyna Otczyk, contralto
Silvia Regazzo, contralto
Marco Rencinai, tenore
Sergio Basile, voce
Manuela Mandracchia, voce

 

Coro Del Teatro Regio Di Parma, coro

 

Ensemble Prometeo

Giulio Francesconi, flauto
Roberta Gottardi, clarinetto
Valentino Spaggiari, tuba
Gabriele Croci, viola
Claude Hauri, violoncello
Emiliano Amadori, contrabbasso

 

Orchestra

Filarmonica Arturo Toscanini

 

Alvise Vidolin, live electronics
Nicola Bernardini, live electronics

 

Marco Angius, direttore


Risonanze erranti

Liederzyklus a Massimo Cacciari - Vol.1

Liederzyklus a Massimo Cacciari (1987)

 

per contralto, flauto, tuba, sei percussioni e live electronics
testi di Herman Melville e Ingeborg Bachmann

 

Ensemble Prometeo

Mario Caroli, flauto
Gianluigi Paganelli, tuba
Flavio Tanzi, percussioni
Aurelio Scudetti, percussioni
Pietro Pompei, percussioni
Alberto Toccaceli, percussioni
Sara de Cicco, percussioni
Pedro Perini, percussioni


Katarzyna Otczyk, contralto

 

Marco Angius, direttore

 

Luca Richelli, live electronics
Alvise Vidolin, regia del suono


Martino Traversa

Landscape

Triple Trio (2010-2012)
per nove strumenti

 

6 Annotazioni (2009-2010)
per pianoforte

 

Red (2012)
per violino

 

Landscape (2009)
Tre immagini di un paesaggio sgretolato
per tredici strumenti

 

Ensemble Prometeo

Hae-Sun Kang, violino
Ciro Longobardi, pianoforte

Marco Angius, direttore

Stradivarius è lieta di presentare il cd Landscape di Martino Traversa, compositore, direttore artistico dell’Ensemble Prometeo e fondatore della rassegna Traiettorie, tra le realtà più emblematiche e significative nel panorama della musica contemporanea.

Frutto di un libero pensiero creativo e di un tenace lavoro di ricerca, l’album raccoglie quattro composizioni, due per ensemble (Triple Trio per nove strumenti e Landscape per tredici, entrambi eseguiti dall’Ensemble Prometeo diretto da Marco Angius) e due brani solistici (6 Annotazioni con Ciro Longobardi al pianoforte e Red con la violinista Hae-Sun Kang a cui il pezzo è dedicato).

«È nota la propensione di Martino Traversa a un comporre difficile, esigente, che non fa sconti a nessuno: a lui stesso, agli interpreti (soprattutto), agli ascoltatori. Il ritmo è irregolare, la scansione ametrica, l’armonia elusiva, il melos nervoso, la forma aschematica, la strumentazione asciutta, il fraseggio incalzante, il tempo rapidissimo. Andare tutti insieme senza errori a queste condizioni necessita un virtuosismo e uno studio da parte degli esecutori che non ammette un istante di automatismo distratto», scrive Stefano Lombardi Vallauri nelle note di accompagnamento al disco.

Attraverso un linguaggio espressivo sorprendentemente comunicativo, si scopre un fascinoso mondo di suoni, un ampio orizzonte musicale che riflette articolate curiosità intellettuali che trovano nella dimensione discografica – aggiunge Marco Angius – un luogo «ideale per il perfezionismo sintattico e per la nitidezza concettuale di questa musica».

Edizioni Suvini Zerboni

Il cd di Martino Traversa Landscape è disponibile sul sito Stradivarius e su iTunes.


Schönberg - Evangelisti

Schönberg - Evangelisti

Arnold Schönberg (1874-1951)

Pierrot lunaire, op. 21 (1912)

 

Franco Evangelisti (1926-1980)

Die Schachtel (1962-1963)

 

Ensemble Prometeo

Livia Rado, Sprechstimme

 

Marco Angius, direttore

Dopo l'integrale degli Imaginary Landscapes e delle Sixteen Dances di John Cage, prosegue l'avventura discografica dell'Ensemble Prometeo con due opere-cult dell'espressionismo e dello sperimentalismo novecenteschi: il Pierrot lunaire di Arnold Schönberg e Die Schachtel di Franco Evangelisti, sempre per l'etichetta Stradivarius. Il direttore Marco Angius (che cura anche le note di presentazione) propone una nuova lettura interpretativa dei due lavori, affiancato dalla voce di Livia Rado come Sprechstimme in Schönberg. «Le tre cantiche del Pierrot lunaire – scrive in proposito Angius – si offrono come una sequenza di psicodrammi musicali collegati o giustapposti in un intreccio di ventuno micro-forme. La connotazione esoterica dei singoli componimenti (non a caso sette per ogni ciclo) rivela al proprio interno strutture marcatamente aforistiche, al punto che ciascun brano mostra la propria essenza frammentaria, prossima all'abbozzo incompiuto o aperto». Per quanto riguarda la partitura di Evangelisti, la cui registrazione segue quella ormai storica del compositore stesso (Deutsche Grammophon, 1971), è il risultato di un lavoro filologico condotto nell'ambito della Rassegna Internazionale di Musica Moderna e Contemporanea Traiettorie 2010, con la direzione artistica di Martino Traversa e la realizzazione scenica del Lenz Teatro di Parma. Alcuni strumenti a percussione sono stati ricostruiti partendo da disegni originali di Salvatore Sciarrino (che ha partecipato anche alle fasi di registrazione come testimone e osservatore d'eccezione della figura di Franco Evangelisti). Scrive ancora Angius nella presentazione del booklet: «Tutto, in Die Schachtel, è distribuito in base al concetto claustrofobico d'inscatolamento di suoni, gesti, comportamenti, immagini, secondo l'impostazione mimico-visiva di Franco Nonnis. L'opera è costituita da otto strutture congiunte della durata di pochi minuti ciascuna. [...] Alla concezione minimale delle vicende sonore si affianca, in Evangelisti, una visione compositiva caratterizzata da gesti brucianti e immediati, capaci di trattenere al proprio interno ogni margine di prevedibilità, di farsi materia debordante, singulto distorto o fonema sarcastico». Con questa nuova prova discografica, l'Ensemble Prometeo offre un ulteriore contributo alla ricomposizione del mosaico novecentesco e delle più intriganti opere della musica del nostro tempo.

 

È possibile richiedere il CD contattando gli uffici della Fondazione Prometeo (info@fondazioneprometeo.org | Tel 0521 708899)


John Cage

Imaginary Landscapes

John Cage (1912-1992)

Imaginary Landscape No. 1 per quattro esecutori

Imaginary Landscape No. 3 per sei percussionisti

Imaginary Landscape No. 5 per 42 registrazioni a scelta

Imaginary Landscape No. 2 per quintetto di percussioni

Imaginary Landscape No. 4 per 12 radio

Sixteen Dances per flauto, tromba, 4 percussionisti, pianoforte, violino e violoncello

 

Ensemble Prometeo

 

Marco Angius, direttore

Dedicato a John Cage il primo CD dell'Ensemble Prometeo

Paesaggi sonori e danze astratte, i motivi proposti in questo debutto discografico dell’Ensemble Prometeo su etichetta Stradivarius, all’insegna del rivoluzionario utilizzo della libertà compositiva da parte di uno dei maggiori protagonisti dell’avanguardia novecentesca. Il nuovo gruppo, formatosi sotto l’egida della Fondazione Prometeo di Parma, si pone in prima linea nella promozione e diffusione della musica contemporanea, secondo una direzione di ricerca storicamente individuata, concentrata sulla musica sperimentale del Novecento e sull’impiego delle nuove tecnologie elettroacustiche.

La realizzazione del disco, dedicato a John Cage (1912-1992) e contenente l’esecuzione integrale dei cinque Imaginary Landscapes (1939-1952) e il fondamentale ciclo delle Sixteen Dances (1951), è il risultato del multiforme omaggio al compositore americano svoltosi nel 2009 presso la Casa della Musica e la Casa del Suono di Parma, nell’ambito della XIX rassegna internazionale Traiettorie.

L’incisione è frutto di un approccio originale e di un appassionato lavoro d’équipe, come illustra Marco Angius, direttore musicale dell’iniziativa:

«Eseguire Cage significa essere coinvolti in avventure acustiche emozionanti. Con la serie integrale degli Imaginary Landscapes e il ciclo quadrangolare delle Sixteen Dances ho tentato una lettura diversa dell’anti-musica di Cage, grazie alla determinante complicità dei musicisti dell’Ensemble Prometeo e alla maestria elettroacustica di Alvise Vidolin
Con questi lavori – spiega ancora Angius – non siamo più alle prese con pezzi di musica in senso stretto ma con frammenti di realtà ritagliata e inscatolata, assemblaggi fuori catalogo d’implacabili congegni sonori piuttosto che composizioni comunemente intese. L’invenzione di Cage trasforma i dispositivi tecnologici della sua epoca in macchine cantanti, ordigni acustici che minano l’ordine storicizzato di ogni buona maniera, ruderi della modernità che luccicano ancora oggi in tutta la loro smagliante e quasi aggressiva creatività.
Anche un chiassoso barattolame, emblema di un’Arte Povera che fa il suo ingresso nella sperimentazione sonora proprio con Cage e i suoi imprevedibili paesaggi, viene organizzato in decostruzioni visionarie al punto che i rifiuti tecnologici di un’epoca di sperimentazioni, come è stato emblematicamente un po’ tutto il secolo appena trascorso, si trovano convertiti in eventi immaginari e immaginifici.
Esemplari, in questo contesto, anche le sedici figurine coreografiche delle Sixteen Dances, dalla geometria favolosa, acida e talvolta perfino psichedelica».

Un viaggio irripetibile, dunque, fatto di sussulti e incantesimi, ora restituiti a un rinnovato ascolto.

È possibile richiedere il CD contattando gli uffici della Fondazione Prometeo (info@fondazioneprometeo.org | Tel 0521 708899)
 

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